Antica Trattoria di Sacerno

Punteggio: 5 / 5 
Prezzo (escluso bevande): 65 / 90,00 euro cad.

  • CHEF: Dario Picchiotti
    IN SALA: Giada Eleonora Berri
  • Antica Trattoria di Sacerno, Sacerno di Calderara di Reno (BO)
  • Antica Trattoria di Sacerno, Sacerno di Calderara di Reno (BO)
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  • Antica Trattoria di Sacerno, Sacerno di Calderara di Reno (BO)
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  • Antica Trattoria di Sacerno, Sacerno di Calderara di Reno (BO)
  • Antica Trattoria di Sacerno, Sacerno di Calderara di Reno (BO)
  • Antica Trattoria di Sacerno, Sacerno di Calderara di Reno (BO)

Specialità consigliate

  • Mazzancolle e ceci
  • Sgombro in saor
  • Capesante, soya, cavolo rosso fermentato e nocciole salate
  • Triglia, rapa rossa, pistacchio e wasabi
  • Risotto ai paganelli e peperoncino
  • Strozzapreti: “Omaggio alla Romagna”
  • Spaghetti sul portocanale, omaggio allo chef Mauro Uliassi
  • Zuppa imperiale con canocchie nel loro brodo e giardiniera di alghe
  • Rigatoni, seppie sporche, primo sale e carciofi fritti
  • Baccalà  in guazzetto di finocchi e gusci nella loro sabbia
  • Salmone rosso selvaggio, acciughe, limone, broccoli e Angostura
  • Gamberi rossi, piedino di maiale fritto, bietole e lamponi sottaceto
  • Insalata d’ astice “Sbattimento zero”
  • Cioccolato, zucca, castagne e frutti rossi
  • Sensation White 2018 (semifreddo allo yogurt, cioccolato bianco allo zenzero, meringa e mela verde)
  • Creme caramel croccante
  • Flan di panettone con gelato alla crema
  • Gelato alla crema

Già dalla prima volta che lo vidi mi era rimasto impresso, aveva destato in me molta curiosità, sto parlando di lui, lo chef Dario Picchiotti. Era il 2016 quando davanti alla Tv seduto comodamente, guardai uno dei primi reality culinari: TOPCHEF. A distanza di 3 anni finalmente mi si presenta l’occasione per provare la sua cucina, naturalmente in incognito.

In una gelida serata di dicembre sono andato nel piccolo paese di Sacerno, incastonato nella campagna tra Bologna e Modena. Appena uscito dall’autostrada, in direzione Calderara di Reno, dopo pochi chilometri, dietro una curva, spunta l’Antica Trattoria di Sacerno rivestito a festa dalle luminarie natalizie.

Scendiamo dalla macchina e causa il freddo imponente la voglia di entrare è immediata. Mentre attendiamo, noto subito la scala che porta al primo piano, dov’è presente la sala dedicata agli eventi. Ci troviamo avvolti dal atmosfera rustica di questo antico casolare, che a pelle mi trasmette familiarità. Pochi fronzoli e anima dal sapore genuino. Accolti con gentilezza dal ragazzo all’ingresso, ci avviamo al tavolo mentre con l’occhio cerco di sbirciare passando davanti alla cucina. L’ampia sala dal tetto a travi è imponente. Alle pareti quadri moderni, dallo stile minimal che contrastano con l’arredo dell’ingresso più classico, con credenze vintage e mobili in legno, tipico delle case di campagna. Tutto però è in linea, con colori dai toni ocra, tortora, e beige, che con le luci attribuiscono un tono caldo al locale. Accomodati al tavolo, noto la mise en place, semplice ed elegante, con piatti colorati a dare vivacità.

Mentre scrutiamo il menù eccolo,

lo chef Dario Picchiotti aggirarsi tra i tavoli, con il fare del buon padrone di casa. Da qui capisco subito la sua predisposizione a stare in sala, passando tra i tavoli per far sentire accolto e coccolato il cliente. Ed è proprio lo chef a venirci a spiegare i primi stuzzichini di benvenuto: Ringo di baccalà, panzerotto di polpo e patate, cannolo ripieno di mortadella e decorazione di salsa verde.

Chi ben comincia…

In attesa degli antipasti conosciamo anche la brava sommelier e compagna Giada Berri, a pelle più riflessiva e ponderata. Dario invece mi dà l’idea di essere la parte più esplosiva ed estroversa dei due! Assaporando questi entrèe si delinea da subito una cucina non tradizionale, inconsueta per la zona, fatta di portate di pesce fresco dai sapori bilanciati. Un impronta che ritroveremo anche nelle portate successive già a partire dagli antipasti.

Scegliamo dal menù due piatti dai colori vivi, perfetti per gli istagramers! Due portate dai sapori equilibrati, gustosi, con qualche tono acido e dalle cotture perfette: “Capesante, soya, cavolo rosso fermentato e nocciole salate” e “Triglia, rapa rossa, pistacchio e wasabi”.

Proseguiamo poi con i primi, un piatto che evoca ricordi marchigiani, un omaggio allo Chef Uliassi. “Spaghetti sul portocanale”, composto da alghe verdi, alghe rosse, fagiolini di mare, anemoni di mare, salsa al plancton con acqua di mare, estratto di testa di gamberi, crema di bottarga di muggine, cozze, vongole, burro d’ostrica e ricci di mare cotti e crudi. Un piatto che il cliente deve amalgamare affondando la forchetta e unendo tutti questi ingredienti. Un’unione di diverse sensazioni al palato, ricco, profumato e godereccio, dal vivo sentore di mare.
L’altro invece è frutto di un gioco di consistenze, dall’abbinamento quantomeno particolare: “Rigatoni, seppie sporche, primo sale e carciofi fritti”. Si passa dal croccante dei carciofi alla cremosità del primo sale in una sola forchettata.

Ormai convinti dei sapori di questa cucina, sinonimo di passione ed equilibrio, decido di svelarmi allo chef. Ma decido di farlo in maniera particolare, divertente…

Così, come un bambino trepidante faccio chiamare lo chef e ridendo già, inizio a cantare un jingle, che lo ha reso protagonista nel mio video collage di Natale, pubblicato come augurio ai followers del blog.

ahahahahah… Lui rimane impietrito!

E in una via di mezzo tra l’imbarazzato e l’infastidito, dopo un primo momento capisce e mi saluta. Dovevate vedere che faccia! ahahahahah…

Dopo questo momento goliardico, visto ormai chi ero Dario decide di farmi provare i dolci in un mix di assaggi. Così mi ritrovo ad assaggiare 4 diversi dessert del menù! “Sensation White 2018“, ossia: semifreddo allo yogurt, cioccolato bianco allo zenzero, meringa e mela verde. Poi “Creme caramel croccante”, “Gelato alla crema” e infine a chiudere il cerchio di golosità “Flan di panettone con gelato alla crema”. Tutti molto interessanti, dai sapori autentici, come si dice… Buoni!

Ma tra tutti me ne rimangono impressi 2 che voglio consigliare.

Il primo è Il “Sensation White” che prima solletica il palato con un gioco scoppiettante di ”Peta Zeta“ (con un flashback ai “frizzi pazzi“ che mi riporta bambino), poi addolcisce con il gelato al cioccolato bianco, ed infine rinfresca con il sapore della mela. L’altro è Il “Creme caramel croccante”, dove domina il binomio dolce-salato e il ”crunch“ delle nocciole saltate che riporta alla mente ricordi lontani tra luna park e barrette croccanti.

Si finisce così a sala ormai vuota a chiacchierare con Giada e Dario che si siedono al tavolo per scambiare qualche pensiero.

Un’altro tassello è stato aggiunto al blog, un altro locale è stato recensito per meriti, un altro luogo, altre persone conosciute e una nuova cucina di cui parlare e consigliare. Antica Trattoria Sacerno è il frutto della passione di Dario, una tradizione culinaria trasmessa dal padre e dalle nonne, dove ai più classici e famosi tortellini ha scelto una cucina di pesce impreziosita da abbinamenti eleganti, ricercati ma sempre genuini e di qualità.