Roero Days 2017

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  • 26 Marzo 2017

  • Museo dei Navigli (Milano)

“IL NEBBIOLO, LE SUE ESPRESSIONI”

A cura della Sommelier Maura Gigatti

Domenica 26 marzo, ho avuto il piacere di partecipare alla seconda edizione del “Roero Days 2017”, evento organizzato dal Consorzio del Roero (fondato nel 2014) a Milano al Museo dei Navigli. Protagonista il Nebbiolo; vitigno antico e nobile a bacca nera, presente in alcune Denominazioni d’Origine Controllata e Garantita (Docg) del Piemonte e Lombardia e in numerose Denominazioni d’Origine Controllata (Doc), negli ultimi giorni è stato il protagonista di importanti eventi dove è stato presentato e raccontato. Quest’ultimo evento ha coinvolto numerosi eno-appassionati, operatori del settore e giornalisti arrivati da molte regioni italiane e anche da altri Paesi.

Roero si trova a nord di Alba (Cuneo), sulla riva sinistra del fiume Tanaro, poco distante dalle Langhe. Un territorio di formazione più recente rispetto le Langhe, la cui storia è iniziata circa 130 milioni di anni fa, con la presenza di un mare interno, definito Golfo Padano, che ritirandosi ha fatto sì che i suoi sedimenti formassero le odierne colline del Roero, lasciando traccia del passato nei fossili marini che riaffiorano negli scassi nelle lavorazioni in vigna. Il Tanaro nel corso degli anni ha cambiato percorso creando le Rocche, rilievi scoscesi che segnano il naturale spartiacque tra il vecchio (terreni sabbiosi) e nuovo Roero (terreni sabbiosi con presenza di argilla).

Patrimonio culturale dell’umanità dell’Unesco dal 2014, il disciplinare di produzione consente la produzione di due vini: Roero Arneis (dall’omonimo vitigno a bacca bianca), anche in versione Spumante; Roero (min. 95% di Nebbiolo), anche nella versione Riserva. Espressioni che ho degustato con i numerosi produttori presenti, capaci di trasmettere la loro passione dandoti con forti emozioni che hanno riempito parte del mio cuore.

Azienda MATTEO CORREGGIA (Canale)

Condotta da Ornella e dai figli, Giovanni, giovane enologo, che con grande forza sta seguendo le orme del padre e dalla dolce Brigitta. ROERO ARNEIS Docg 2016 è immediato e preciso. ROERO Docg 2014 attira la mia attenzione per l’utilizzo del tappo a vite, una scelta “coraggiosa” per un mercato italiano che ancora lo valuta con scetticismo. ROERO “LA VAL DEI PRETI” Docg 2013 comunica emozioni, finezza ed eleganza. RISERVA “ROCHE D’AMPSEJ” ROERO Docg 2012, è profondo con grande prospettiva di evoluzione. Le uve per questo vino arrivano da un vigneto che si trova vicino le Rocche.

La Val dei Preti e Ròche d'Ampsèj
Massimo Dalmonte
Malvirà
Azienda MALVIRA’ (Canale)

A seguire l’azienda di Massimo Damonte, patron insieme al fratello. Il nome dell’azienda deriva dal dialetto piemontese “girata male” in ricordo della vecchia cantina che aveva il cortile rivolto a nord invece che a sud, come prevedevano le usanze del tempo. 50 ettari, in conversione biologico, dal 1998 dispone di un archivio storico di vecchie annate, che potranno essere degustate durante le visite in azienda. Io ho già prenotato!!!
RISERVA “RENESIO” ROERO Docg 2009, colpisce per i caratteri fruttati selvatici e di melograno, che si ritrovano nella piacevolezza del sorso e nel tannino setoso. RISERVA “TRINITÀ” ROERO Docg 2007 (bottiglia Magnum) conserva la freschezza e l’eleganza del sorso.

Azienda CASCINA PELLERINO (Monteu Roero)

Realtà famigliare condotta da Cristiano Bono che iniziata con la produzione di formaggi e da circa 30 anni si è affiancata la viticoltura attraverso un’agricoltura “intelligente” con il rispetto per la terra e l’uva. “VICOT” ROERO Docg 2014 si presenta rubino intenso e vivace, con freschezza equilibrata al sorso. Frutto polposo, carnoso nella sua struttura. “VIGNA DEL PADRE” RISERVA Docg 2013 36 mesi di maturazione in botti di legno da 700 litri che si raccontano attraverso il colore intenso, frutta rossa e scura, mandorla, note terziarie ed eteree. Freschezza vibrante con un tannino che si fa notare senza emergere. Struttura importante, elegante.

Cristiano Bono
Cascina Pellegrino
Lucrezia Scarsi
Printi
Azienda MONCHIERO CARBONE (Canale)

Mi avvicino al banco dell’Azienda MONCHIERO CARBONE (Canale) di Francesco Monchiero (Presidente del Consorzio del Roero) e della solare e sorridente moglie Lucrezia che mi fa assaggiare “SRU” ROERO Docg 2014, la cui nota vanigliata data dall’utilizzo della barrique si fa notare nella sua dolcezza. “PRINTI” RISERVA ROERO Docg 2013 si presenta con una grip carnosa e di grande equilibrio. Un vino che conferma la sua evoluzione nell’assaggio dell’annata 1998, un racconto che sembra avere fermato il tempo, la bellezza del colore vivo e delle sue sfumature odorose ampie e articolate che si fondono nelle note balsamiche e mentolate, quasi resinose. Un sorso che ricorda una donna di classe che si mantiene nel tempo.

Azienda CASINA DEL POZZO (Castellinaldo)

Di Stefano Marchisio, quarta generazione di un’azienda famigliare numerosa mi propone una verticale di “MONTEGALLETTO” ROERO Docg annata 2013 che mostra corpo, struttura, tannino irruente che darà il meglio di sé nella sua evoluzione e l’annata 2012 considerata sotto tono, mostra l’equilibrata finezza che si manterrà nel tempo. Vini che dopo 12 mesi in tonneau e 12 mesi in botte grande non appesantiscono i sentori del varietale.

Stefano Marchisio
Montegalletto
Stefano Almondo
Bric Valdiana e Bricco delle Ciliegie
Azienda GIOVANNI ALMONDO (Montà)

“LE RIVE DEL BRICCO DELLE CILIEGIE” ROERO ARNEIS 2016 Docg rappresenta il vitigno nella sua autentica espressione. Terreni sabbiosi che donano freschezza e sapidità quasi salina. “BRIC VALDIANA” ROERO 2014 Docg terreno sabbioso con presenza di calcare, grazie all’esposizione a sud, ha consentito una buona maturazione delle uve nonostante l’annata critica definendola “classica” come racconta Stefano, figlio di Domenico Almondo.

Daniela OliveroAzienda ANTICA CASCINA DEI CONTI DI ROERO (Vezza d’Alba)

Di proprietà dei Conti di Roero dagli ’50 è diventata di proprietà della fam. Olivero. E’ Daniela, ultima discendente, che mi racconta con grande passione la sua storia e quella di 15 ettari coltivati nel pieno rispetto dell‘ambiente. “VIGNA SANT’ANNA” ROERO Docg mantiene la tradizione del territorio con affinamento in botte grande, presentando un vino di carattere. 1 ettaro di vigne di 60 anni. Dal 2009 insieme al marito Luigi Roagna propongono tre spumanti metodo classico con i vitigni autoctoni Arneis e Nebbiolo, minimo 48 mesi per il Brut, 66 mesi per il millesimato Extra Brut e 36 mesi per Nebbiolo Rosè.

Vorrei poter raccontarvi di tutti i produttori presenti al Roero Days 2017 con i quali ho parlato e degustato i loro vini, ma il tempo stringe e non voglio dilungarmi. Aggiungo la mia nota personale nel porre i miei più sinceri complimenti a tutti i presenti che hanno saputo comunicare alle persone presenti il loro amore per il territorio in cui credono e che vogliono valorizzare.
Grazie.

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