Alla Locanda dell’Angelo
Punteggio: Menzione Speciale / 6 stelle
Prezzo (escluso bevande): 45 / 80,00 euro cad.
Chiuso Ottobre 2020
Specialità consigliate
“Chi mi segue da un po’ sa quanto io viaggi in cerca di ristoranti da consigliarvi e sa anche quanti ne abbia già recensiti. Ma questo di cui vi sto per parlare va oltre ogni cosa, ogni descrizione, perché siamo stati alla corte di uno dei più grandi chef italiani.“
In un contesto bucolico immerso in un parco secolare, sorge questa locanda storica appena fuori Sarzana. l’Arredamento è essenziale, di un eleganza sobria. Ampie vetrate illuminano l’ambiente spazioso, facendo risaltare il bianco delle tovaglie, delle pareti e anche delle raffinate ceramiche usate per la mise en place, contrastando ed enfatizzando il color mogano del pavimento in legno e dei vari arredi presenti nella stanza. Un richiamo al rustico e al moderno evidente anche nell’architettura dalle linee nette e dalle colonne imponenti nella stanza.
Seduti al tavolo non si può quindi che essere rapiti dall’ambiente circostante che traspare dalle vetrate, dove l’ampio giardino accompagna il cliente ad immergersi nella cultura gastronomica di Mauro Ricciardi: una cultura fondata sulla materia prima. Stiamo parlando non di uno cuoco qualunque, ma di un maestro, allievo a suo tempo di uno dei padri fondatori della cucina italiana… Angelo Paracucchi.
La cucina di Mauro si fonda sui prodotti freschi, naturali, dove l’essenzialità lavorata in maniera geniale è la caratteristica principale. Lo chef vuole legare il cibo alla sua natura più semplice, dalla terra al piatto. E lo fa magnificamente, creando piatti di una qualità altissima, dove le spezie non coprono, ma danno vigore al piatto permettendoti di assaporarne il gusto più vero. Abbiamo lasciato ampio spazio all’estro e alla sapiente esperienza dello chef facendoci consigliare la degustazione libera di 7 portate. Ogni piatto che abbiamo assaggiato è stata un’emozione, una composizione armoniosa di gusti, di consistenze differenti che ci ha toccato nel profondo. L’Ostrica su letto di carpaccio di lepre, il Raviolo con brodo di maiale e tartufo bianco, la Pancia di maiale con ristretto di spumante e cetriolo, tutti sublimi. In ognuno traspariva il divertimento dello chef nel cucinare e nel portare felicità al cliente con il proprio lavoro. Un’esperienza straordinaria.
Grazie Mauro di averci coinvolto nel tuo sapere.