Il lussuoso Castadiva Resort & Spa e la cucina di Massimiliano Mandozzi

Un week end da sogno, tra lusso e tanto gusto

Capita nella vita di ritrovarsi in situazioni particolari senza averlo pianificato, ti ritrovi in posti che mai avresti pensato, ne tantomeno sperato. Ma l’impegno paga… e paga nel modo giusto, ed è così che ti ritrovi a soggiornare in un Hotel Extra Lusso da 5 Stelle.

E’ quello che mi è successo e che voglio raccontarvi, con lo stupore e la frenesia di ritrovarsi per la prima volta in un mondo sconosciuto, sempre visto in tv o nelle riviste patinate. Un’esperienza fantastica ricca di relax, benessere e tanto gusto!

Ho avuto il piacere di provare la cucina dello chef Massimiliano Mandozzi, cuoco del ristorante L’Orangerie situato nel bellissimo Resort Castadiva a Blevio sul Lago di Como. Un complesso costituito da Hotel, 9 ville e una SPA dove rilassarsi e farsi coccolare.

Una location che per farvi capire l’entità, è percorsa da 5 km di strade interne che si intersecano nel parco botanico di 26.000 mq.

Giuditta Pasta e la storia del Castadiva

Ma prima di parlare della nostra esperienza culinaria è doveroso che vi spieghi la bellezza dell’ Hotel Castadiva. Un resort esclusivo frequentato da magnati russi, americani e sceicchi in visita in Italia, insomma un posto non comune.

L’Hotel che risale al XIX secolo, rinominato “Villa Roccabruna“, era inizialmente di proprietà di un’eccentrica sarta parigina, poi venduto alla cantante lirica Giuditta Pasta che lo trasformò in un “salotto culturale” frequentato da artisti e cantanti.

Da qui passarono personaggi importanti come i compositori Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti, lo scrittore francese Stendhal e Alessandro Manzoni.

Una location che mantiene ancora intatto il valore storico e affascinante dell’epoca, con ampi saloni, scalinate di marmo, statue e grandi vasi a decorare i lunghi corridoi che portano alle sale.

Entrando sembra davvero di immergersi nella storia, di respirare l’epoca passata, di rivedere grandi balli e l’alta borghesia che conversa sorseggiando tè.

  • Castadiva - la Reception (quadro di Giuditta Pasta)
  • Castadiva - la Reception
  • Castadiva - Corridoio nella hall
  • Castadiva - Salotto Bar Bellini
  • Castadiva - Corridoio che collega le Suite
  • Castadiva - la sala Lunch
  • Castadiva - Sala Biblioteca
  • Castadiva - Il Bar Bellini

Non vi nego che ero intimorito da tanto lusso, di fare la cosa sbagliata, un timore stemperato da subito dall’ospitalità e dalla simpatia del personale, in primis Barbara, Guest Relation Manager del Castadiva, che è stata una grande padrona di casa, dandoci sempre un servizio impeccabile e mai troppo ingessato.

Un po’ di Relax in una Spa da 1300 mq, la più grande d’Europa

Eccoci quindi qui, nella nostra suite con vista lago, bellissima, un benvenuto con champagne e tartufi al cioccolato. Sembra un sogno. Ci abituiamo comunque presto a questo lusso e iniziamo a prendere confidenza con il posto…strano vero? (ahahaaha)

Così prima di passare alla cena, ci facciamo un giro nella SPA… enorme!

E infatti la più grossa d’Europa con i suoi 1300 mq. E’ Comprende 4 SPA Suite esclusive dedicate agli elementi della natura, acqua, aria, terra e fuoco.

Docce sensoriali e idromassaggio, Jacuzzi, sauna finlandese, bagno mediterraneo e bagno turco entrambe con aromaterapia e cromoterapia, cascata di ghiaccio, percorso Kneipp verticale, docce emozionali e la stanza del sale.

Insomma robetta, suvvia… (era ironico)

Ah giusto… quasi dimenticavo l’inezia: la piscina esterna dell’hotel è direttamente posizionata sul lago come se fluttuasse… Così per dire…

  • Castadiva - Il benvenuto dello staff
  • Castadiva - Il Benvenuto dell' Hotel con Champagne
  • Castadiva - Soggiorno Camera Suite
  • Castadiva - Il Benvenuto dell' Hotel con cioccolatini
  • Castadiva - Soggiorno Camera Suite
  • Castadiva - Bagno Suite
  • Castadiva - i cioccolatini della Buona Notte Omaggiati dall'Hotel
  • Castadiva - l'ingresso alla Spa sotterranea
  • Castadiva - Spa con collegamento piscina esterna

Finito questo viaggio di benessere, con le nostre ciabattine bianche e l’accappatoio marchiato Castadiva rientriamo in suite e ci prepariamo alla cena che ci aspetta dal grande Chef Massimiliano Mandozzi.

Il ristorante L’Orangerie, presente nella prestigiosa Guida Michelin, fa parte come detto della struttura Castadiva, ed è usufruibile anche per i clienti esterni al resort. Una location elegante, di alta classe, come del resto tutta la struttura.
Dato il tempo piovoso usufruiamo del tunnel che collega il ristorante alla SPA e ci rechiamo alla nostra cena.

Ci accomodiamo, e notiamo da subito la cucina a vista sulla sala, un elemento che piace, perché coinvolge il cliente nella preparazione e inoltre da un tocco di modernità.

Il rosso delle pareti contrasta la sobrietà e il candore dei tavoli con mise en place classico. Attorno la bellezza del lago che traspare dalle vetrate. Staff preparato, lo si vede subito da come si muove.

Guardato il menù optiamo per una degustazione, il modo migliore a mio avviso per comprendere la filosofia di uno chef. Ciò che si deduce già dalle prime portate è la qualità della materia prima e la voglia di rielaborarla in maniera accattivante, osando senza stravolgerla. Una cucina che punta alla freschezza dei prodotti, con ingredienti del posto. Ad ogni portata traspare la voglia di tradizione ma rivolta al moderno.

Allo chef Massimiliano Mandozzi piace giocare con i sapori, con l’acidità degli ingredienti, ogni piatto segue un filo conduttore: eleganza, delicatezza e poi la sferzata dell’elemento acido a contrastare e risvegliare il palato.

Una cucina che si adatta sia alla clientela straniera, abituata a gusti forti, ma anche a quella locale, più lineare.

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