Ristorante Franceschetta 58

Punteggio: 5 / 5
Prezzo (escluso bevande): 20 / 65,00 euro cad.

  • TITOLARE: Massimo Bottura
    CHEF: Bernardo Paladini
    IN SALA: Giulia Venturini / Elisa Cifola

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Specialità consigliate

  • Emilia Burger di Massimo Bottura
  • Tartare di Fassona con erba cipollina, taccole e yogurt
  • Baccalà in pastella, composta di cipolle rosse e guacamole
  • Uovo cotto a bassa temperatura, crema di Parmigiano Reggiano, tartufo nero, topinambur
  • Baccalà mantecato, crema di piselli, asparagi, fave e latte di Parmigiano Reggiano e limone
  • Orecchiette con burrata, alici, pomodori confit, timo e bottarga
  • Tortellini in crema di Parmigiano Reggiano • Passatelli con polpo e patate, capperi e limone
  • Fettuccine di farro al pesto di pomodorini, mandorle, basilico, ‘nduja e ricotta salata
  • Pancia di maiale all’aceto balsamico con crema di carote e zenzero e spinaci saltati
  • Saltimbocca di rana pescatrice con broccoli, guanciale e lenticchie croccanti
  • Polpo arrostito, crema di cavolfiori affumicati, carciofo alla romana ed emulsione di polpo
  • Ombrina, yogurt, peperoni e cetrioli
  • Tortino di cioccolato fondente cotto al vapore, nocino e frutto della passione
  • Crema fredda al caffè e arance, biscotto morbido al cacao, rum e lamponi
  • Plumecake di ricotta, cioccolato, nocciole e composta di arance
  • Torta sabbiosa dell’antica ricetta con crema al mascarpone e frutti di bosco

Eccoci finalmente a raccontarvi l’esperienza provata in uno dei locali che mi destava più interesse e che da tempo volevo recensire.
Di passaggio a Modena ne ho quindi approfittato per pranzare alla “Franceschetta 58”, Spin-off della più famosa “Osteria Francescana”, regno del pluripremiato chef italiano Massimo Bottura.  

Il ristorante, un’ex officina rimodernata, si trova non molto lontano dal centro di Modena. Entrando si percepisce subito un clima informale, senza fronzoli. Un’essenzialità che ritroviamo sia nell’arredo che nella mise en place, l’unica nota che oserei dire stravagante, sono i piatti vintage alle pareti e a volte presenti su alcuni tavoli, che in tutto sono una quindicina.
Molto bello anche il bancone che primeggia all’ingresso del ristorante. Una situazione quindi che porta il cliente a trovarsi a proprio agio anche nei prezzi, molto accessibili rispetto all’Osteria Francescana; ci sono anche menù da 20€. Il servizio è gentile e attento, così com’è attento a proporre piatti di qualità e dai sapori ben bilanciati lo chef Bernardo braccio destro di Massimo. Le portate che ho assaggiato erano veramente buone, gustose e dal tocco creativo. Lo chef romano ha una capacità fuori dal comune nella rivisitazione dei piatti tradizionali, proponendo una cucina innovativa e ricercata. In particolare mi sono molto piaciuti, e ve li consiglio, un piatto tradizionale; “Tortellini in crema di parmigiano” (molto delicati) e uno piatto creativo; “L’Emilia Burger” di Massimo, un hamburger di manzo e cotechino condito con salsa verde e maionese all’aceto balsamico!
Complimenti a tutto il giovane staff, perché la vittoria di un locale arriva grazie anche a collaboratori e chef preparati e attenti nel mettere passione nel proprio lavoro.