Ristorante Enigma

Punteggio: 5 / 5
Prezzo (escluso bevande): 60 / 90,00 euro cad.

  • C/o Hotel Mercure Astoria – Viale Leopoldo Nobili, 2/c, 42121 Reggio Emilia

  • 339 179 4095

  • ORARI:
    Da Lunedì al venerdì: 12:00 – 14:00, 19:30 – 22:00
    Sabato: 19:30 – 22:00
    Domenica Chiuso

  • CHEF: Ciro Sieno
    CHEF DE PARTIE: Mattia Campagna
    DEMI CHEF: Edris Shirzai
    RESTAURANT MANAGER: Giulia Mazza
    CAMERIERE DI SALA: Krystian Lazar
    COMMIS DI SALA: Sannadi Salma

Specialità consigliate

  • ANTIPASTI
    • Il Polpo ”Bollito non Bollito” con Salsa Verde e Mostarda di Mele
    • Il Calamaro “a Mia Nonna” Calamaro Cacciarolo scottato, Friarielli, Provola e Patate
    • Il Vitello “Ternera Asturiana” Battuta Carne Cruda, Ostrica e Caviale Cald “Ternera Austriana”
    • Opsss… Mi è caduto l’Erbazzone Pasta Brisè, Cremoso al Parmigiano, Spuma di Spinaci e Guanciale
    • Il Carciofo In olio cottura, arrostito, con Topinambur e Tartufo
    • Selezione di Salumi “Italia dei Sapori” Culatello, Coppa Piacentina, Salame nostrano, Mortadella di Bologna e Culatello
    • Selezione di Formaggi

  • PRIMI
    • “630 Km da Reggio Emilia a Napoli”: Tortello ripieno di Ragù Partenopeo, fonduta di Parmigiano e Basilico
    • “Spacca Napoli”: Tortello di Pasta all’Uovo ripieno di Ragù di Salsiccia e Friarielli con colatura di Mozzarella e polvere di Peperoncino
    • I Passatelli “al Mare”: Nero di Seppia, Spuma di Pane Integrale e Calamaretti Spillo, Pomodorini Datterino Confit
    • “Cacio e Pepe in viaggio”: Mezzi Occhi di Lupo, Cime di Rapa e Scampi al Limone
    • Pasta e Cavolfiore: Mischiato Potente, Parmigiano e Liquirizia
    • Il Risotto: Mantecato con Formaggio Caprino, Pancia di Maialino Mangalica Croccante e Cicoria

  • SECONDI
    • Il Dentice “Acqua Pazza”: Trancio Selvaggio di Dentice in padella, Pomodorini, Aglio, Prezzemolo e Patate
    • Il Baccalà Islandese “Nord e Sud”: Trancio Selvaggio di Baccalà Islandese alla Vicentina con Salsa alla Puttanesca
    • La Vacca Rossa Reggiana alla “pizza-iola”: alla griglia con Salsa Pizzaiola, Focaccia e Patate
    • La Mora Romagnola: Coppa Scottata, Burrata e Ricci di Mare L’Anatra Rapa Bianca, Carota Baby e Salsa Olandese
    • L’Anatra: Rapa Bianca, Carota Baby e Salsa Olandese

  • DESSERT
    • Torta di Riso “la Mia Versione”: Crema di Riso al Latte, Riso Soffiato, Crema Chiboust, Crumble di Mandorle e Gelato Fior di Latte e Sassolino
    • Il Ba’Toast: Babà Napoletano tostato in Burro di Nocciole, Frutti di Bosco e Doppia Panna Montata
    • La Mela: Sedano, Ravanello e Nocciola
    • La Carota, Zenzero e Fava Tonka: Cremoso al Cioccolato Bianco, Cake di Carote, Crumble al Cacao, Namelaka alla Fava Tonka, Meringhe, •
    • Gelato alla Carota e Zenzero

Recensione Febbraio 2024

Abbiamo provato il Ristorante “Enigma”!

Ragazzi sono tornato!
Chi mi segue sa che era un po’ di tempo che non scrivevo!
Mentre se non avete mai guardato una mia recensione… benvenuti nel mio Blog!

Finalmente poche settimane fa sono tornato a fare ciò che mi piace di più…
Mangiare e scoprire nuovi locali da consigliarvi.

Accompagnato dall’amico e Influencer Luca Ovrezzi, è bastato poco ad entrambi per accorgerci del valore dei piatti del Ristorante “Enigma”. Come spesso ripeto, anche stavolta l’entrée è stato premonitore di una cena di alto livello per gusto e sapore, dove la tradizione campana si unisce a quella emiliana, tra friarielli, erbazzone, ragù napoletano, babà, polpo e tortelli. Una gestione dei piatti fondata sul gusto più profondo dove a farla da padrona rimane la golosità, senza tralasciare eleganza e contrasti a tratti decisi, piccanti, amari e sapidi, in un alternanza di rivisitazioni dove croccantezza e morbidezza si alternano in un piacevole gioco appagante.

Situato all’interno dell’Hotel Mercure Astoria di Reggio Emilia, è gestito dallo Chef Ciro Sieno, approdato da solo 4 mesi alla guida del ristorante. In Sala invece troviamo la moglie Giulia a fare da padrona di casa, accogliendo i clienti e consigliando i vini in abbinamento ai piatti.

La Location e il benvenuto della Cucina

La prima cosa che si nota entrando è lo stile retrò sia dell’hotel, che del ristorante. Pavimento in moquette, pareti color verde, tende a separare le sale, arredi e bancone bar in legno… insomma una particolarità, che, come leggerete, è in contrasto con la cucina fresca e moderna dello chef.

Ci accomodiamo, e leggendo il menù siamo da subito incuriositi dai nomi e dagli abbinamenti…. Indecisione! sembrano tutti piatti buonissimi!

Iniziamo nei migliori dei modi, con la panificazione fatta perfettamente e burro in abbinamento alle varietà di pane. L’entrèe è composto da 3 piccole delizie: “Cono al sesamo, un ricordo del cornetto algida, cremoso al parmigiano, aceto balsamico di Reggio Emilia e granella di nocciole”, “Tacos di farina di ceci, mousse al mascarpone, pomodorini con Alici del Cantabrico e caviale” e per finire “Pane, burro francese, salmone Sockeye affumicato, polvere di olive nere e prezzemolo”.

Come dico spesso il benvenuto è il miglior modo di capire se la cena sarà di alti livelli, e qui è stato di buon auspicio..

Iniziamo con gli Antipasti!

Ma proseguiamo con la scelta di 2 antipasti, uno con la rivisitazione del classico erbazzone e l’altro a base di pesce.

Il primo assaggio è “Opps, mi è caduto l’erbazzone”, con chiaro omaggio allo chef Massimo Bottura, composto da Pasta Brisée, Cremoso al Parmigiano, Spuma di Spinaci e Guanciale Croccante.

Nella sua semplicità, una rivisitazione cremosa che diverte prima la vista e poi il palato, sia per la composizione di forme che per i colori, portando ad ogni boccone la salivazione a mille. Al primo assaggio abbiamo questa sensazione di appagamento, di pienezza, passando dalla friabilità della pasta brisé e quella sapida e decisa del cicciolo, nascosto tra le golose onde della crema di parmigiano e la soffice spuma di spinaci. Un contrasto che viene amplificato dal continuo cambio di temperatura delle differenti creme e il passaggio da morbido a croccante.

Il secondo antipasto si chiama “Polpo Bollito non Bollito” con Salsa Verde e Mostarda di Mele.

Un piatto esteticamente accattivante, dove l’eleganza lascia spazio al binomio, mare-terra, passando dalla terra nativa, la Campania, a quella adottiva dello chef, l’Emilia. Polpo dalla cottura perfetta, morbido, non stopposo ma dal bite tenace. La vera sorpresa è la dolce-piccantezza della mostarda che si sposa perfettamente alla parte sapida del piatto, finendo con la freschezza aromatica della salsa verde, un richiamo ai nostri classici bolliti.

I Primi

Proseguiamo quindi con le due portate principali:

Io assaggio un “Tortello ripieno di Ragù Partenopeo con Fonduta di Parmigiano e Basilico”, chiamato “630 Km da Reggio Emilia a Napoli”, Luca invece prova una Cacio e pepe rivisitata chiamata “Cacio e Pepe in viaggio” composta da Mezzi Occhi di Lupo, Cime di Rapa e Scampi al Limone.

Sia nel tortello che nella Cacio e pepe ritroviamo nuovamente una bella presentazione, con ingredienti bilanciati sia nella composizione che nelle cromie. Entrambi i piatti sono da subito accattivanti, strizzano l’occhio alla golosità.

Il tortello, dal ripieno sostanzioso e cremoso, si presenta bello corposo, che invita a una masticazione bella decisa. Soddisfa del tutto, dove la pasta fresca e decisa, racchiude il classico ragù napoletano, saporito e denso.
Ad ogni boccone la sensazione è quella di assaggiare direttamente il ragù fresco dalla “cucchiara“ di legno della nonna, passando dal gusto del dolce del pomodoro alla parte cicciosa della carne sfilacciata.
La salsa di basilico oltre che a fungere da parte decorativa rinfresca il palato, dando aromaticità e ripulendolo dalla parte più grassa del piatto.

La Cacio e Pepe, invece è giocata sull’abbinamento vincente, sapido-dolce del fondo del piatto, dove la pasta al dente si alterna tra il cremoso cacio romano e la densa bisque di pesce. Un piacevole gusto che viene intervallato dalla parte più amara del piatto con le cime di rapa. Altro elemento distintivo, sono i giochi di temperature tra le fresche sfere di scampo a modi “Sorbetto” e le parti calde del piatto.

Le dolcezze finali

Si passa quindi alla conclusione, con le dolcezze finali.
Anche per il dessert proviamo due rivisitazioni classiche, rielaborate dallo Chef Ciro Sieno, un babà a modi toast e una torta di riso scomposta.

Il “Ba’Toast” è composto da Babà Napoletano tostato in Burro di Nocciole, Frutti di Bosco e Doppia Panna Montata.

Nel complesso soffice, una volta addentato si percepisce la piacevole sensazione in superficie della parte croccante dolce e tostata del caramello.
La percezione “burrosa” complessiva invece viene smorzata dalla parte acida dei frutti rossi che spezzano questa continua rotondità dando una freschezza immediata.

Per quando riguarda la Torta di riso, composta da Crema di Riso al Latte, Riso Soffiato, Crema Chiboust, Crumble di Mandorle e Gelato Fior di Latte e Sassolino, si presenta esteticamente molto elegante, giocata su differenti forme e impiattata in una versione scomposta già presente in altri locali ma che risulta diversa per abbinamenti.

All’assaggio il palato è rapito da questo continuo alternarsi di consistenze, passando dal morbido e compatto della torta, al fresco del gelato fino al riso soffiato e il crumble croccante. Un dessert equilibrato, non estremamente grasso ma anzi che risulta leggero nonostante sia giocato su una dolcezza predominante.

La Piccola Pasticceria 

A conclusione, e non da meno, sono le piccole “perle“ di dolcezza finale, con “Bignè al limone, Torta di mele, Cheesecake ai frutti di bosco, Marquise al cioccolato crema di nocciola e granella”, che traghettano il palato verso una conclusione di altissimo livello. 

Considerazioni

Conclusa la cena, non mi resta che pagare, fare i complimenti e svelare chi sono.

Ne segue come sempre una chiacchierata con staff e chef e la consegna dell’Adesivo di Simon’s Food!

Un locale che promuovo ampiamente per la capacità di unire la tradizione campana in chiave emiliana, attraverso piatti rivisitati e dall’estetica accattivante, dove il gusto profondo e concreto si alterna in cremosità e contrasti dalle forme e consistenze differenti senza lasciare mai svanire la semplicità di sapori appaganti.

La Consegna dell’Adesivo