Cena a 4 mani: una serata tra i piatti di Agostino Iacobucci e Max Poggi

Una cena itinerante per omaggiare assieme ai due chef  il territorio emiliano attraverso un tour gastronomico di 4 portate ognuno.

Recensione per Simon’s Food di Paola Grasso della Rocca 

Un evento giocoso ideato da due chef che fino a poco tempo fa, nessuno avrebbe creduto di vedere insieme!

L’evento è uscito sui canali social l’8 novembre ed era intitolato: 4 mani, 4 piatti, 4 passi. Un nome che faceva già presagire una gran serata, che non potevo farmi scappare, così ho prenotato subito!

L’inizio

L’appuntamento era alle 20 a Trebbo di Reno presso Massimiliano Poggi Cucina, e con stupore di tutti gli ospiti c’era un pullman ad attenderci che ci avrebbe trasferito a Villa Zarri, casa di Agostino Iacobucci, per l’inizio della cena. Molti di noi inizialmente hanno pensato di spostarsi con la propria auto…ma c’era una sorpresa sul pullman l’attore/comico Vito (Stefano Bicocchi) che ci ha fatto rivivere una gita scolastica e quindi abbiamo iniziato con il sorriso…quale miglior corroborante come entrée?!

Una volta arrivati a Villa Zarri, ad accoglierci per accompagnarci nel nostro viaggio, c’era l’impeccabile staff del Ristorante Iacobucci, con il Mètre Fabio Valente e il Sommelier Iacopo Gerussi.

La cena: Prima Tappa, Villa Zarri.

Si inizia subito alla grande, con il Benvenuto di entrambi gli Chef, composto dalla meravigliosa insalata russa di Max Poggi e pane burro e alici da urlo (meringa profumata al prezzemolo, alice, frutto della passione e tartufo) di Agostino Iacobucci.

Seguono gli antipasti con Mari e Monti di campagna di Max Poggi, ovvero Luccioperca, crema di sedano rapa, tartufo e cavolo riccio e Gambero viola colore consistenza sapore (con yuzu, friarielli, lamponi e mandorle) di Agostino Iacobucci.

Continuiamo con 2 portate ad opera di Agostino Iacobucci: Brodo di cavolo nero, robiola di Roccaverano (ripieno dei meravigliosi tortelli), anice stellato e liquirizia, e Napoli incontra l’Emilia, ovvero tortelli ripieni di ragù napoletano su fondo di parmigiano reggiano, con un intensa salsa di pomodoro e gel al basilico.

Ad accompagnare le portate un meraviglioso Franciacorta Quattro Terre e a seguire un Roero Arneis di Vietti. Finito il vino, ci si alza tutti da tavola, cappotto e pullman e si torna da Max per degustare i secondi….let’s go!

La cena: Seconda Tappa, Trebbio sul Reno.

Arrivati da Massimiliano Poggi Cucina ci accolgono Alessandro Cervi (Mètre) ed Elisa Paganelli (Sommelier), mentre lo staff di sala ci fa accomodare per proseguire con il nostro viaggio.

Continuiamo quindi il viaggio (in questo caso vero e proprio!) con due secondi: “un’idea della Rossini” con sfera di topinambur, polvere di tartufo e crema di fegatini e Piccione, purea di mele cotogne e nepitella. 

Segue il Predessert (Sedano, Parmigiano Reggiano e rucola) firmato Max Poggi, e a chiudere la cena il famoso Babà di Agostino Iacobucci con sfoglialtella.

Ad accompagnare le portate finali uno splendido Rosso della Valtellina di Arpepe anno 2016 da uve nebbiolo, e poi il passito di Malvasia La Tosa di Piacenza “L’ora felice” anno 2018.

Conclusione

Stasera questi due chef hanno dimostrato che l’amicizia non si può cancellare, è come un matrimonio, fatta di scontri e di passione così come la cucina. Agostino Iacobucci e Max Poggi sono due chef strepitosi, che conosco da tempo e stimo anche per aver saputo riconciliarsi anche con questa cena. Tra le varie portate, mi rimarranno nel cuore “Napoli incontra l’Emilia” di Agostino e il “Piccione cotto al barbecue (con temperatura costante di 57°) e il suo fondo” di Max.

Che dire di più… assolutamente da ripetere, e stavolta non dovete mancare!