Photos by Theo McInnes and Chris Bethell

Ristorante senza indirizzo e recensioni false: sold out per 6 mesi

Recensioni false con una facilità estrema, una situazione a dir poco imbarazzante

Chi di voi non ha mai cercato delle recensioni prima di acquistare un prodotto, un servizio o di recarsi in un luogo?
Prima dell’avvento di internet c’era (e per fortuna ancora c’è) il passaparola che ci indirizzava: amici e parenti pronti a consigliarci questo o quello, dal cinema al detersivo per i piatti, al ristorante.

Oggi, grazie alle piattaforme online tutti abbiamo la possibilità di leggere tante e diverse recensioni positive e negative legate a un prodotto o a un servizio prima di acquistarlo. Il che ci fa sentire di ponderare il nostro acquisto: stiamo spendendo dei soldi sì, but we are doing it right, perché “tutti ne parlano bene! Non ci possiamo sbagliare, si tratta del numero uno”.

Ebbene… e se le recensioni fossero finte o pilotate? Il dubbio ci ha attanagliato almeno una volta nella vita, vero?

Per fare un esempio che si confà al nostro mondo della ristorazione, come non parlare di Trip Advisor? Chi non ha avuto il dubbio di qualche recensione finta o pagata?

Ed ecco che Oohbah Butler, che può fregiarsi del titolo di gabbatore numero uno nientepopodimeno che del colosso Trip Advisor.

Oobah è un giovane scrittore londinese che ora lavora per Vice.com ma che ha iniziato proprio essendo pagato dai ristoratori 10 sterline per scrivere accattivanti recensioni (false). Conoscendo questo mondo dall’interno ben presto è diventato ossessionato dall’attendibilità del mondo delle recensioni sul web. Ovviamente non si può far di tutta l’erba un fascio, però il dubbio si insinua sempre di più che qualcosa “dietro” ci sia.

Ristorante falso

Ma nello specifico cosa ha architettato il nostro Oobah?

Ebbene, ha creato un falso ristorante che in poche settimane è diventato il NUMERO 1 DI LONDRA. Sì, avete capito bene: il ristorante non esisteva davvero (era il suo giardino). Grazie alle false recensioni che ha commissionato ad amici e parenti è arrivato al TOP.

Geniale e diabolico.

Ma come ha fatto The Shed at Dulwich (questo il nome del finto ristorante) dal niente ad arrivare in vetta?

Ebbene, il nostro eroe munito di uno sgangherato smartphone ha creato il profilo su TripAdvisor e non potendo prendere veramente prenotazioni vista la non esistenza del luogo, ha deciso di dichiarare The Shed un esclusivo posto solo su appuntamento. Il che lo ha reso così inaccessibile e misterioso da far alzare subito le sue quotazioni.

Ovviamente poi però servivano le recensioni per veicolare il flusso di persone. E qui il nostro amico ha assoldato amici e familiari che usando diversi computer e una tecnologia anti-scammer è riuscito a caricare le recensioni fasulle sul portale.

Giorno dopo giorno il passaparola di questo ristorante esclusivo, senza indirizzo, solo su appuntamento e dalle recensioni pazzesche scala i vertici di TripAdvisor. La gente comincia a chiamare da tutte le parti del mondo per prendere prenotazioni, lui dice che sono pieni per 6 mesi, i fornitori iniziano a mandargli omaggi, le compagnie pubblicitarie gli fanno la corte. Insomma la faccenda si fa seria.

Bene, sei mesi dopo aver creato il ristorante immaginario, The Shed è sul podio londinese.

E adesso che si fa?

Oobah decide di uscire allo scoperto con quei clienti che ha frustrato per mesi e decide di “aprire il ristorante per una notte”. Così il nostro amico cerca di sistemare il suo giardino al meglio, installando tavolini persino sul tetto e rendendo l’atmosfera confortevole e apre a 20 fortunati avventori a cui servirà quello che per lui è il cibo di casa: surgelati!

YUMMY!

Se volete leggere (in inglese) l’articolo per esteso scritto dallo stesso Oobah e guardare qualche altra foto del non-ristorante e del suo gestore leggete l’articolo su Vice.com